CANI ITALIA
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ALIMENTAZIONE - Forma e salute attraverso una dieta corretta e bilanciata |
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La sezione è curata dalla dott.ssa Lucia Casini, Ricercatrice presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa dal 2000, settore Alimentazione (45 pubblicazioni - alimentazione del cane e del cavallo). ______________________________ Una delle prime e principali preoccupazioni del proprietario di un Retriever, e di un cane in genere, è quella di mantenerlo in forma e in salute attraverso un'alimentazione corretta e bilanciata. Prima di iniziare qualsiasi approfondimento su quale sia una corretta alimentazione dobbiamo avere ben presenti quali siano le esigenze del nostro cane in base al suo stile di vita e soprattutto in base alla sua età e al suo stato fisiologico. E’ ovvio che un cane adulto che vive in appartamento e dorme tutto il giorno (condizione deprecabile per un Retriever!!!) non potrà avere la stessa alimentazione di un cane che svolge regolare attività fisica; così come un cucciolo avrà esigenze diverse rispetto a una cagna in gravidanza o che sta allattando. Ciascuna di queste condizioni necessita di una alimentazione appropriata.
Una dieta bilanciata può essere definita come una mistura di ingredienti che forniscono tutta l’energia e tutti i principi nutritivi necessari a mantenere il cane in una condizione di benessere ottimale in ogni fase della sua vita. Ogni alimento (carne, pesce, pasta, riso, ecc.) contiene quelli che vengono definiti principi nutritivi o nutrienti, e cioè le proteine, gli zuccheri e i grassi. A questi si aggiungono le vitamine, i minerali e una certa quantità di acqua, in percentuali variabili a seconda del tipo di alimento.
Gli zuccheri (o carboidrati) semplici o complessi forniscono principalmente l’energia necessaria a sostenere le principali funzioni vitali e a permettere l’attività muscolare. La pasta, il riso, il pane sono ricchi di carboidrati sotto forma di amido. L’amido è un carboidrato complesso che il cane digerisce in maniera ottimale solo se ben cotto. Anche la cellulosa (fibra) fa parte della famiglia dei carboidrati complessi, essa però non ha nel cane alcuna funzione energetica perché non viene digerita. La sua funzione principale è quella di regolare la motilità dell’intestino. I grassi forniscono soprattutto energia, circa il doppio rispetto agli zuccheri. Hanno la caratteristica, se forniti in eccesso, di accumularsi nei tessuti e provocare quindi l’ingrassamento dell’animale. Anche gli zuccheri e le proteine, se somministrati in quantità eccessive rispetto alle necessità, possono essere trasformati in grassi di deposito. Alcuni grassi particolari, i cosiddetti “acidi grassi essenziali” più noti come Omega-3 e Omega-6, devono essere forniti con l’alimento perché il cane non è in grado di costruirli a partire da altri grassi, essi sono importanti per la crescita e per la riproduzione, ma anche per la pelle e il pelo. Sono ricchi di Omega-3 l’olio di pesce e di soia, mentre gli Omega-6 sono abbondanti negli oli vegetali (mais, soia, borragine).
Le proteine
sono invece indispensabili per il ricambio continuo degli organi e dei
tessuti che si usurano o si accrescono. Poiché le proteine non possono
essere immagazzinate,
se fornite in eccesso rispetto alle necessità, vengono eliminate sotto
forma di scorie azotate
dai reni. E’ importante quindi
non eccedere. I minerali sono elementi molto importanti e la loro carenza o il loro eccesso può provocare seri problemi all’organismo. Alcuni costituiscono la struttura dei tessuti di sostegno come il calcio, il fosforo e il magnesio che ritroviamo nelle ossa e nei denti, altri mantengono la pressione osmotica, l’equilibrio acido-basico e la permeabilità delle membrane cellulari come il sodio, il cloro, il potassio, il calcio; altri ancora entrano a far parte di molecole importanti come il ferro nell’emoglobina e lo iodio nell’ormone tiroideo. Molti minerali interagiscono tra di loro e, a volte, l’eccesso di uno impedisce l’utilizzazione di un altro anche se presente in quantità sufficiente. E’ il caso del calcio e del fosforo. L’eccesso di fosforo nella dieta impedisce l’utilizzazione del calcio, ma anche l’eccesso di calcio può essere dannoso, impedendo una corretta ossificazione soprattutto durante il periodo dell’accrescimento. E’ importante quindi sapere sia la quantità assoluta dei minerali presenti negli alimenti, ma anche il loro rapporto reciproco. Le vitamine sono in genere potenziatori e cofattori nei processi biochimici enzimatici che si svolgono nei tessuti dell’organismo e sono indispensabili alla vita. Vengono classificate come vitamine liposolubili (vitamina A, D, E e K) e vitamine idrosolubili (vitamine del gruppo B, acido pantotenico, biotina, vitamina C). Se l’alimentazione è corretta, difficilmente il cane va incontro a carenze vitaminiche. E’ importante invece non abusare di integrazioni vitaminiche, soprattutto per quanto riguarda la vitamina A e D, che, se somministrate in quantità eccessive, sono tossiche con gravi ripercussioni sull’organismo, in particolare durante le fasi dell’accrescimento. Molte vitamine del gruppo B e la vitamina K vengono invece sintetizzate dai batteri intestinali. La loro integrazione diventa necessaria solo in caso di patologie intestinali (diarrea), durante i prolungati trattamenti con antibiotici e durante i periodi di convalescenza. La vitamina C non è considerata una vera e propria vitamina per il cane perché è in grado di produrla a partire dal glucosio. Ci sono però delle condizioni stressanti durante le quali possono rendersi necessarie delle integrazioni.
Una
dieta corretta deve fornire in quantità adeguate, né in eccesso né in
difetto, energia e perciò zuccheri e grassi, proteine, minerali e
vitamine. Ogni alimento ha una composizione chimica propria e fornisce
diverse quantità di queste sostanze. I mangimi commerciali hanno il grosso vantaggio di essere già pronti, bilanciati e appositamente formulati per i diversi momenti della vita (cucciolo, cagna in gravidanza, cane che lavora, ecc.), sono pratici da usare, non richiedono tempo per la preparazione e basta un semplice gesto (riempire la ciotola di crocchette) per dar da mangiare al nostro cane. Nella maggior parte dei casi si tratta di ottimi prodotti che soddisfano pienamente le esigenze nutrizionali dell’animale. Tuttavia è importante saperli scegliere bene per evitare errori e problemi. Molte ditte mangimistiche basano infatti le loro formulazioni su fabbisogni generici che non tengono conto delle differenti necessità che i cani hanno in relazione alla razza e alla loro taglia. Solo negli ultimi anni alcune marche hanno differenziato l’offerta, mettendo in commercio mangimi per adulti e cuccioli di taglia piccola, media e grande, permettendo una scelta più ampia. A volte però è proprio la grande varietà di offerte presenti sul mercato che può confondere il proprietario indirizzandolo verso una scelta inadeguata. Un altro errore in cui si può incorrere facilmente è quello di non saper dosare bene la quantità di crocchette giornaliere. Spesso i dosaggi riportati sulle confezioni sono piuttosto approssimativi e ciò può far sì che l’apporto calorico giornaliero possa essere eccessivo o carente rispetto al peso del cane e alla sua attività. L’alimentazione casalinga ha sicuramente il vantaggio di essere molto gradita al nostro cane e ci da la possibilità di poter scegliere personalmente gli alimenti. Richiede però molto tempo per la preparazione, può essere fonte di infezioni gastroenteriche e soprattutto può essere sbilanciata e povera di minerali e vitamine. Il rischio maggiore è quello di provocare carenze che sono particolarmente pericolose durante lo sviluppo del sistema scheletrico. Durante lo svezzamento e l’accrescimento è sicuramente da preferire un ottimo mangime completo, che sia appositamente formulato per cuccioli e altamente digeribile. L’alimentazione casalinga può essere utilizzata con maggior tranquillità nel cane adulto, anche se io personalmente consiglio sempre di usare, per ogni specifica fase della vita del cane, un mangime completo. *** Uno degli errori più frequenti che fa un proprietario è quello di cambiare spesso marca di mangime o gli ingredienti nella preparazione casalinga, pensando che il cane abbia la necessità di variare gusti e che si annoi del suo cibo. Comportandoci in questo modo si creano spesso cani cosiddetti “difficili”, diffidenti nei confronti del cibo, che non mangiano volentieri (raro che accada nel labrador!). Senza contare che, ogni variazione alimentare, comporta uno “stress” per il tratto gastroenterico i cui meccanismi digestivi devono continuamente adattarsi ai nuovi alimenti. Non dobbiamo dimenticare che il cane non è un uomo. Pensare che abbia voglia di cambiare continuamente il sapore del proprio cibo è sbagliato. Un cibo “familiare” ha per il cane il significato di cibo “sicuro”. Molti cuccioli che vengono svezzati con un alimento preparato in casa, hanno difficoltà poi ad accettare le crocchette, o viceversa. Il motivo non è da ricercarsi nel gusto, ma in una sorta di “imprinting” che il cucciolo ha avuto nella prima infanzia. Le abitudini alimentari e soprattutto gli odori, recepiti durante lo svezzamento, rimangono ben saldi nella sua testa, come l’odore della mamma e trasmettono calma e fiducia. Il cane è inoltre un animale abitudinario e il momento del pasto svolge una importante funzione nel suo equilibrio psicologico: lo stesso alimento, la stessa ciotola, lo stesso posto e alla stessa ora sono per lui una garanzia di tranquillità. Nel caso in cui sia però necessario cambiare cibo (intolleranze alimentari, allergia, maggior esercizio fisico, allattamento, ecc...) bisogna farlo gradualmente, almeno in una settimana, togliendo un po’ di quello vecchio e aggiungendo una analoga quantità di quello nuovo. Questo permette all’apparato digerente di adattarsi gradualmente al nuovo cibo evitando il rischio di diarree. Il primo passo per fare una scelta consapevole è quindi quello di conoscere i fabbisogni di energia e dei diversi principi nutritivi durante le varie fasi della vita del nostro amico a quattro zampe. E’ importante inoltre saper “leggere” le indicazioni fornite sulle confezioni dei mangimi per poter scegliere il prodotto adeguato alle esigenze del nostro cane e se si vuole usare un'alimentazione fatta in casa, è necessario conoscere e saper dosare bene i diversi alimenti.
Per mangime completo si intende un prodotto che da solo soddisfa tutte le esigenze nutritive del cane, non bisogna pertanto aggiungere nient’altro; i mangimi completi contengono in quantità bilanciate carboidrati, proteine, grassi, minerali e vitamine. Possono essere secchi (le crocchette per intenderci) e umidi (le scatolette). Per i cani della taglia dei Retriever, che richiedono elevate quantità di energia, è preferibile utilizzare i mangimi secchi. I mangimi umidi, infatti, essendo ricchi di acqua (oltre l’80%), hanno un basso contenuto energetico e ne occorre un quantitativo considerevole per coprire adeguatamente i fabbisogni dell’animale.
Il mangime
complementare
è invece un
prodotto che da solo non è sufficiente a nutrire in maniera adeguata il
cane e richiede sempre una integrazione. Sono mangimi complementari, per
esempio, le confezioni di pasta,
il riso e le zuppe, ma anche i biscotti e gli snack.
Se si vuole utilizzare solo mangime secco per il nostro cane, è importante
scegliere un mangime che sulla confezione riporti la dicitura “mangime
completo”. Gli ingredienti sono riportati per legge in ordine quantitativo decrescente. Ciò vuol dire che se su una confezione troviamo scritto: “carne e derivati, cereali, sottoprodotti di origine vegetale, oli e grassi, minerali”, significa che, nel nostro esempio, l’ingrediente presente in percentuale maggiore è la carne; purtroppo però i produttori non sono obbligati a specificarne il tipo e la percentuale. Da questa informazione sappiamo solo che ce n’è un quantitativo maggiore rispetto agli altri ingredienti. Solo nel caso in cui il mangime riporti la dicitura “a base di pollo”, “...agnello”, “....pesce”, ecc..., sulla confezione deve essere riportata la percentuale minima del tipo di carne utilizzata (per es. agnello min. 15%, pollo 20%, pesce 10%, ecc.). L’esempio sopra riportato si riferisce ad un mangime standard che non ci da molte informazioni sul contenuto. Sono sicuramente da preferire quei mangimi che riportano una lista degli ingredienti più dettagliata
L’analisi chimica
ci indica invece la percentuale dei principi nutritivi. Un esempio
di analisi può essere il seguente:
L’umidità rappresenta l’acqua contenuta nell’alimento. In genere i mangimi hanno una concentrazione energetica che va dalle 320 alle 500 kcal per 100 g. I mangimi meno energetici sono preferibili per i cani sedentari o anziani, i più energetici per i cani in attività e per le femmine che allattano. Per i cuccioli è preferibile una concentrazione intorno alle 360-380 kcal per 100 g di mangime.
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